Gli imprenditori (esclusi quelli agricoli) e i professionisti che utilizzano il lavoro accessorio dovranno inviare, almeno 60 minuti prima dell’inizio di ciascuna prestazione, un sms o un messaggio di posta elettronica all’Ispettorato nazionale del lavoro. Per chi non rispetta questo obbligo, si applicherà una sanzione amministrativa da 400 a 2.400 euro, moltiplicata per ciascun lavoratore per cui è stata omessa la comunicazione.
Queste le novità contenute nel decreto (Dlgs 185/2016) correttivodel Jobs act, pubblicato ieri in Gazzetta Ufficiale e in vigore da oggi.
L’obbligo di comunicare (via sms o email) l’intenzione di usare i voucher prima che inizi la prestazione è molto importante, perché impedisce comportamenti truffaldini (come l’uso per giustificare a posteriori la presenza di un lavoratore privo di regolare contratto).
“L’obbligo di comunicare l’intenzione di usare i voucher prima che inizi la prestazione impedisce comportamenti truffaldini ”
La novità è solo parziale, perché tale obbligo esisteva già: viene soltanto reso più stringente, in quanto non può più riguardare un periodo ampio (fino a 30 giorni), ma deve essere adempiuto ogni volta che viene utilizzato il voucher (con la possibilità di doverlo ripetere anche più volte nell’arco della stessa giornata, se vengono svolte ore di lavoro frazionate).
La comunicazione telematica ha un contenuto vincolato: deve indicare i dati anagrafici o il codice fiscale del lavoratore, il luogo, il giorno e l’ora di inizio e di fine della prestazione. Il destinatario dell’sms o dell’email è la sede territoriale dell’Ispettorato nazionale del lavoro. La legge non indica in maniera specifica il numero o la casella di posta elettronica da utilizzare per l’invio, così come non condiziona l’operatività della nuova disposizione a un apposito decreto ministeriale.
Sorgente: Il Sole 24 ORE